Melodia
Concatenazione musicale di altezze la cui successione è percepita come un insieme lineare coerente
Melodia di timbri
Procedimento definito da Schonberg (2 punti sulla o) (Trattato di armonia, 1911) che egli applicò dal 1909, consistente nell'organizzare una suite di diversi timbri strumentali; questa successione mira a produrre un insieme coerente, analogo, nel suo principio, a quello della melodia di altezze. Di conseguenza, più una melodia di timbri vuol essere percepibile, meno devono variare le rispettive altezze
Metro
Termine della versificazione, utilizzato per analogia nella musica, per indicare le formule metriche
Minuetto
Danza francese di origine popolare (Cinquecento), molto in voga a corte nel Seicento (minuetti di Lully). Prima di diventare un elemento costitutivo della Sinfonia (Stamitz, Haydn) e della sonata, fu inserito nella suite strumentale. Passa così da un movimento moderato ad un movimento sempre più rapido, preannunciando già lo Scherzo beethoveniano e dei successori
Modo
Tipo di distribuzione degli intervalli di una scala (toni,semitoni) in un dato sistema musicale. Ne esistono numerosi esempi: modi antichi, esotici (indù, cinesi), popolari (tzigani, etc.), ma la musica tonale ne ammette solo due: il maggiore e il minore
Modulazione
Transizione mediante la quale si effettua il passaggio da una tonalità ad un'altra, seguendo le regole dell'armonia classica
Monodico
Termine che si oppone polifonico, per definire sia il canto ad una sola voce, quanto composizioni vocali o strumentali essenzialmente costituite da una linea melodica principale accompagnata
Motivo
Un gruppo di poche note, meno numerose di quelle che costituiscono un tema.Talvolta è difficile stabilire la differenza tra queste due nozioni