Déploration
Compianto o lamento.
Diferncia
Composizione spagnola in forma di variazioni su tema desunto dalla cantilena liturgica o dalla tradizione popolare.
Diatonico
Dicesi di un intervallo che separa due note vicine, ma di nome diverso (per es. : re-fa; si-do).- Termine impiegato per definire una scala formata da una successione di note dal nome diverso (per es. : do, re, mi, fa, sol, la, si, do) e separate da intervalli ineguali di toni e semitoni. Si oppone a cromatico.
Dinamica
Disposizione dei cambiamenti di intensità. Affidata soprattutto al gusto degli interpreti fino al periodo mozartiano, questa componente della musica verrà poi sempre più fissata dagli autori.
Dissonanza
Intervallo o accordo che, nel quadro di una cultura musicale determinati, stabilisce con i suoi vicini un rapporto considerato "illogico" (destabilizzazione armonica) e provoca un effetto di tensione all'ascolto. In epoca classica, una consonanza (accordo che invece veniva considerato gradevole all'orecchio) doveva obbligatoriamente seguire una Dissonanza per risolverla, mentre l'armonia moderna utilizza frequentemente complessi accordi dissonanti che tuttavia non vengono più percepiti come tali.
Dodecafonia
Termine inventato nel 1949 da René Leibowitz per indicare il sistema atonale che Schonberg aveva messo a punto nel 1923. Questo sistema, che non si basa più sulla scala diatonica, utilizza i dodici suoni della scala cromatica. Ha soprattutto l'effetto di eliminare la distinzione tra consonanza e dissonanza -> Seriale
Dominante
Nome che in epoca classica è stato attribuito al quinto grado della scala diatonica. Esempio: nella scala di Do maggiore, la dominante è Sol. Questo grado assume un ruolo strutturale principale, andando a costituire sia un punto d'appoggio provvisorio sia un punto di partenza verso la tonica conclusiva (Jacques Chailley).
Double
Ripetizione variata di una danza.
Durata
Tempo di durata, più o meno prolungato, di un suono o di una pausa.
Dinamica
Disposizione dei cambiamenti di intensità. Affidata soprattutto al gusto degli interpreti fino al periodo mozartiano, questa componente della musica verrà poi sempre più fissata dagli autori.
Dissonanza
Intervallo o accordo che, nel quadro di una cultura musicale determinati, stabilisce con i suoi vicini un rapporto considerato "illogico" (destabilizzazione armonica) e provoca un effetto di tensione all'ascolto. In epoca classica, una consonanza (accordo che invece veniva considerato gradevole all'orecchio) doveva obbligatoriamente seguire una Dissonanza per risolverla, mentre l'armonia moderna utilizza frequentemente complessi accordi dissonanti che tuttavia non vengono più percepiti come tali.
Dodecafonia
Termine inventato nel 1949 da René Leibowitz per indicare il sistema atonale che Schonberg aveva messo a punto nel 1923. Questo sistema, che non si basa più sulla scala diatonica, utilizza i dodici suoni della scala cromatica. Ha soprattutto l'effetto di eliminare la distinzione tra consonanza e dissonanza -> Seriale
Dominante
Nome che in epoca classica è stato attribuito al quinto grado della scala diatonica. Esempio: nella scala di Do maggiore, la dominante è Sol. Questo grado assume un ruolo strutturale principale, andando a costituire sia un punto d'appoggio provvisorio sia un punto di partenza verso la tonica conclusiva (Jacques Chailley).
Double
Ripetizione variata di una danza.
Durata
Tempo di durata, più o meno prolungato, di un suono o di una pausa.