Il Glossario della Musica

Il Glossario della Musica

A cappella
Attributo delle composizioni polifoniche sa eseguire senza collaborazione strumentale.

Acciaccatura
Forma di abbellimento molto utilizzato dai clavicembalisti del Settecento (D.Scarlatti) consistente nell'esecuzione rapidissima di una nota accessoria a ridosso della nota reale.

Accordo
Combinazione di almeno tre note sovrapposte, relativa alla scienza musicale definita armonia. In epoca classica si fondava su una ripartizione per terze, e venne classificato consonante (ad es. l'accordo perfetto DO - MI - SOL) e dissonante (ad es. l'accordo di settima. Più recentemente "è diventato un aggregato sonoro, scelto in sé, per le sue possibilità interne di tensione o distensione, a seconda dei registri che occupa e degli intervalli che crea" (Pierre Boulez). 

Agnus Dei
Invocazione cantata durante la fractio panis  nella messa in forma di litania. E' il quinto canto dell'Ordinario della messa romana.

Alba
Forma melica più trobadorica che trovierica sul tema dell'amico o degli amici che vegliano sugli amanti e li avvertono del levar del sole. Ha frequente struttura dialogica.

Alleluia
Parola ebraica di acclamazione e di gioia che significa "lodate Jahvé", usata come chiusa o intercalare in alcuni salmi (salmi alleluiatici) dell'Antico Testamento. Nella liturgia cristiana appare come momento di contemplazione lirica dopo il Graduale e prima del Vangelo: si esegue due volte intercalata da un versetto. Musicalmente fu da principio una breve frase melodica, che si trasformò in séguito nella forma più melismatica del repertorio liturgico, connessa con lo jubilus.

Alterazione
Segno posto davanti a una nota per modificarne il suono ma alzandolo di un semitono (diesis), sia abbassandolo (bemolle), oppure riportandolo all'altezza naturale (bequadro) precedentemente alzata o abbassata del semitono.

Alternatim
Esecuzione di linea liturgica in cui si succedono regolarmente brani di canto e brani d'organo; ovvero brani di canto polifonico e brani in canto piano.

Altezza
Termine usato per indicare uno degli elementi costitutivi del suono legato alla nozione (acustica) di frequenza delle vibrazioni emesse da un corpo colpito, sfregato, ecc. Più aumenta il numero delle vibrazioni, più il suono è acuto; più esso diminuisce, più il suono è grave.

Ambrosiano
1. Si dice con riferimento alla liturgia o al canto milanese, che si richiamano a S.Ambrogio. 2. Inno composto sull'esempio (identica la versificazione o lo schema strofico) di quelli di Ambrogio. 3. Così era denominato ogni repertorio di canti liturgici in latino che non fosse romano.

Anafora
Nell'accezione liturgica indica la preghiera eucaristica della Messa, detta anche "canone".

Anisosillabismo
Mancanza di regolarità nella versificazione, poiché alcuni versi sono ipometri (con una o più sillabe in meno) e altri ipermetri (con una o più sillabe in più).

Anno Liturgico
Celebrazione liturgica dei misteri di Cristo nel giro di un anno. L'anno si apre con il ciclo di Natale (con quattro settimane di preparazione: Avvento) e ha il suo culmine nel ciclo di Pasqua (preparata dalla Quaresima e dal tempo di Passione), che si chiude cinquanta giorni dopo, con la Pentecoste (discesa dello pirito Santo). Il periodo che intercorre tra la Pentecoste ed il nuovo Avvento, già chiamato delle domeniche dopo Pentecoste, è ora denominato "tempo ordinario fra l'anno". Tali celebrazioni costituiscono il ciclo Temporale, le feste e le memorie dei Santi, a giorni fissi, formano il cosiddetto Santorale.

Anthem
Composizione corale su testo sacro in lingua inglese, in uso presso la chiesa anglicana. Nella forma più avanzata è suddivisa in verses, alternati fra soli e coro, accompagnati da strumenti.

Antifona
Breve canto originariamente ripetuto tra i versetti del salmo (quesra forma di esecuzione si diceva "salmodia antifonata"; in seguito, e anche attualmente, è la breve melodia che precede e segue il canto di un salmo.

Antiphona ad accedentes
Canto di comunione nella Messa mozarabica.

Antiphona ad confractorium
Canto della Messa gallicana eseguito durante la fractio panis. Nel rito mozarabico si chiamava antiphona ad confractionem.

Antiphona ad pacem
Canto della Messa mozarabica eseguito allo scambio del segno di pace.

Antiphona ante Evangelium
Canto della Messa Gallicana eseguito prima della proclamazione del Vangelo.

Antiphona post Evangelium
Canto della Messa Ambrosiana eseguito dopo il canto del Vangelo.

Antiphonale o Antiphonarium
Libro liturgico contenentenente la Antifone; può essere Antiphonale Missarum (Liber Gradualis), detto, per estensione, del libro che include tutti i canti della Messa; oppure Antiphonale Officii, che include i canti dell'Ufficio (Liturgia delle Ore).

Arsi
Significa elevazione ed è il momento di slancio nella scansione del ritmo.

Appoggiatura
Abbellimento armonicamente estraneo all'accordo nel quale viene inserito, per produrre una dissonanza più o meno marcata.

Armonia
Insieme delle regole che reggono la formazione e il concatenamento degli accordi. Poiché considera "la successione nel temo si masse sonore costituite dalla somma delle note emesse contemporaneamente dalle varie voci" (Philippe Beaussant), l'armonia è stata definita la dimensione verticale della musica.

Armonici
Suoni secondari emessi simultaneamente al suono principale (detto fondamentale) al momento della vibrazione (o risonanza) da un corpo sonoro. L'altezza del suono principale, di maggiore intensità e quindi meglio percepita, è attribuita al suono musicale del corpo sonoro considerato. E' la ripartizione acustica dei suoni principali e dei loro armonici che caratterizza il timbro dei suoni musicali. Applicati ad una maniera di suonare particolare degli strumenti ad arco, gli armonici qualificano dei suoni prodotti dalla parziale vibrazione delle corde.

Arpeggio
Accordo le cui note vengono rapidamente eseguite l'una dopo l'altra (dal grave verso l'acuto e viceversa), anziché venir emesse in sovrapposizione ( >accordo).

Atonalità
Termine che indica qualsiasi musica che non rispetti le leggi del sistema tonale occidentale. Essa utilizza tutte le risorse della scala >cromatica. Concetto che viene applicato contemporaneamente alla musica non ancora tonale (modale), ai casi che comprendono passaggi la cui tonalità non è determinabile con precisione (estensione del cromatismo wagneriano, "brouillages" -carattere indistinto - armonici di Debussy), infine quelle sospensioni non sistematiche, ma volontarie, di ogni funzione tonale Schonberg, Quartetto n° 2 op.10). Sono giocoforza atonali le musiche organizzate in maniera non tonale (> Dodecafonia).

Attacco
L'inizio, la prima nota di un brano musicale. L'emissione di un suono su uno strumento, o mediante la voce, al suo nascere.