Il Glossario della Musica

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Tactus
Unità di misura del tempo musicale. Teoricamente aveva una frequenza costante, alla quale venivano rapportati i valori delle figure. Nel Rinascimento, al tactus ordinario corrisponde la figura della semibreve.

Tagelied
Composizione del Minnesang corrispondente all'Alba provenzale.

Tema
Frase musicale di lunghezza variabile, generalmente di carattere melodico, molto spesso alla base dello sviluppo di una composizione o di una sua parte. Può costituire oggetto di variazioni riapparendo all'interno del discorso musicale. Generalmente il tema deve distinguersi dal motivo, più breve; nella Fuga viene chiamato soggetto.

Tempo
Velocità generale dell'esecuzione, indicata approssimativamente (adagio, allegro, allegro moderato, ecc.) o con riferimento ad un'indicazione precisa del metronomo. Nel primo caso, la designazione del grado di velocità include quasi sempre il carattere che bisogna dare all'interpretazione (allegro, gaio).

Tenor
Canto dato che è la base di multiformi elaborazioni contrappuntistiche. Poteva essere desunto con adattamenti dalla monofonia sacra, da una canzone profana, o anche inventato dal compositore. Nel Cinquecento è detto anche cantus firmus.

Terza
Nella scala diatonica, intervallo di tre gradi (es.: do-mi)

Tiento
Composizione organistica di stile imitativo, simile al ricercare, d'area spagnola.

Timbro
Termine per designare uno degli elementi costitutivi del suono, acusticamente definito mediante il modo con cui si sovrappongono al suono principale i diversi armonici che l'accompagnano. In una composizione musicale, il timbro consente di identificare la natura della fonte sonora; violino, tromba, ecc.

Toccata
Composizione per strumenti a tastiera, che all'origine ebbe carattere di improvvisazione, ed assunse durante il Rinascimento forme più diversificate e complesse.

Todesca
Specie di canzone villanesca o carnascialesca su testo che scherza su gli errori e la pronuncia corrotta della poesia italiana cantata da stranieri.


Tonalità
Termine che qualifica ogni musica basata su una gerarchie di altezze e per ciò stesso che ne privilegia alcune rispetto alle altre. Le note così privilegiate, e principalmente la tonica, vengono percepite come poli di attrazione cui tutte le altre vengono assoggettate. Questa gerarchia in epoca classica ha potuto dar luogo a regole molto complesse, tuttavia è sufficiente che un'altezza venga ripetuta più frequentemente di un'altra in un passaggio musicale, perché se ne ricavi un "senso di tonalità". Di conseguenza, solo una struttura egualitaria delle altezze (note) di una data scala musicale, come quella della musica dodecafonica, elimina la percezione di questo senso tonale. Applicato ad una composizione, il termine tonalità ne indica il tono principale.

Tonica
Termine col quale nel sistema tonale (o modale) viene definita la prima nota (o primo grado) della scala presa in esame. Questa nota dà il nome alla tonalità: una tonica di do comporta una tonalità in do.

Tono
La più grande distanza tra due gradi congiunti della scala diatonica (tra do e re, re e mi, ecc.). Un tono è suscettibile di venir diviso in due semitoni (do do diesis, do diesis e re) di natura diversa (uno cromatico, l'altro diatonico) e che costituiscono i due più piccoli intervalli della scala diatonica.

Triade
Accordo di tre suoni

Trillo
Prassi esecutiva, all'inizio ornamentale, che consiste nell'emissione progressivamente accelerata di una nota data e del suo grado congiunto (più spesso superiore).

Tutti
In partitura segno che indica la partecipazione all'esecuzione di tutti gli strumenti. - Passaggio eseguito dall'insieme dell'orchestra.